Il virus e la militarizzazione delle crisi
Il virus e la militarizzazione delle crisi La paura si diffonde a una velocità di gran lunga maggiore del coronavirus. Lo si è visto, con immagini impressionanti, in primo luogo nella provincia cinese di Hubei, dove 60 milioni di persone sono state rinchiuse in un territorio diventato per molti versi simile a quel che potrebbe essere un campo di concentramento ad alta tecnologia del nostro tempo. Mai si erano isolate in questo modo milioni di persone sane. Poi il controllo assoluto sulla libertà di movimento si è esteso all’intero paese e quindi si è diffuso altrove, fino a raggiungere ampie zone del territorio italiano. È giustificata dalla portata delle minacce per la salute mondiale una reazione tanto drastica?, si domanda Vageesh Jain, medico della University College di Londra in un articolo scritto per la BBC ? Il Laboratorio Europeo di Anticipazione Politica sostiene che siamo di fronte a un nuovo modello sociale di gestione delle crisi, che può contare anche sul consenso...